Le Nozze di Figaro

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Anno: 2012
Opera buffa in quattro atti su libretto di Lorenzo Da Ponte
Musica: Wolfgang Amadeus Mozart
Direttore d’orchestra: Guillaume Tourniaire
Regia, scene, costumi Pier Luigi Pizzi

Le luci di Vincenzo Raponi hanno arricchito di molto la scena, con tagli arditi e giochi di contrasto fortissimi dando profondità e prospettiva alle scene con effetti nel complesso assolutamente riusciti.

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Le scene di Pier Luigi Pizzi sono come sempre funzionali all’opera: sobrie, semplici e rigorosamente simmetriche e speculari. Un perfetto esercizio di composizione architettonica, in questo caso sin troppo didascalico. Un taglio di un elegante interno ligneo color rovere racchiuso da travi a vista e contornato da finestre, porte a specchio ed armadi a parete; elementi questi che chiusi, aperti, celati da pannelli e abbelliti da arredi palesemente riciclati dalle precedenti produzioni cangiavano l’aspetto della scena. Le luci di Vincenzo Raponi hanno arricchito di molto la scena, con tagli arditi e giochi di contrasto fortissimi dando profondità e prospettiva alle scene con effetti nel complesso assolutamente riusciti.

Gbopera

… Pier Luigi Pizzi, con questa messa in scena, completa la trilogia mozartiana dopo le due magistrali rappresentazioni di Don Giovanni (2010) e Così fan tutte (2011). Pizzi è riuscito a conferire alle Nozze di Figaro le giuste atmosfere, i ritmi e le sensazioni proprie del dramma giocoso settecentesco .. riuscendo a trasmettere sulla scena la rara perfezione di questo capolavoro del teatro musicale. Pizzi colloca l’azione conclusiva all’interno di un magico giardino dalle eleganti atmosfere cromatiche, dove la notte passa dal verde intenso e dall’azzurro cupo al progressivo avanzare del giallo e dell’arancio man mano che la luce del giorno sconfigge le tenebre, scioglie le magie notturne e con esse ogni intrigo, facendo sfiorire le illusioni e provocando il ritorno di ognuno dei personaggi alla realtà della vita quotidiana.

Musiculturaonline

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