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Luogo: Ancona (Teatro delle Muse)
Anno: 2005
Musica: Hans Werner Henze
Libretto: Wystan Auden e Chester Kallmann
Direttore: Jonathan Webb Markus Stenz
Regia, scene e costumi: Pier Luigi Pizzi
Ottime le luci di Vincenzo Raponi ad evocare un ambiente asfittico e visionario, senza speranza, come nei dipinti di Munch.
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DICONO
L’allestimento firmato interamente da Pier Luigi Pizzi è di grande suggestione. Grazie all’illuminazione ossessivamente algida di Vincenzo Raponi, tutto appare sempre in piena luce eppure allo stesso tempo celato allo sguardo in una sorta di perpetuo abbagliamento. Il senso della realtà è perduto in una serie di gesti ripetuti, maniacali, compulsivi.
Alessandro Cammarano – operaclick
Ottime le luci di Vincenzo Raponi e significativo il lavoro totalizzante di Pizzi (regia, scene, costumi), che riesce ad evocare un ambiente asfittico e visionario, senza speranza, come nei dipinti di Munch e nei romanzi di Mann, a muovere i protagonisti come topi in gabbia, in uno strano spazio-terrazza delimitato da balaustre ma affacciato su un muro di luce opaca biancogrigia che a volte si illumina a mostrare la montagna. Nel dominante bianco ghiaccio il posto principale è occupato dal vuoto, un vuoto freddissimo, che congela tutto in un eterno presente profetizzato dalla visionaria Hilda.
Francesco Rapaccioni – teatro.it